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Settimana di solidarietà con i popoli dei Territori non governati autonomamente

Da giovedì, 25 maggio 2023
a mercoledì, 31 maggio 2023

 

Categoria

Diritti dell'umanità

Nel 1946, quando l'Organizzazione delle Nazioni Unite era ancora agli albori, Australia, Belgio, Danimarca, Francia, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Regno Unito e Stati Uniti elencarono 72 territori posti sotto la loro amministrazione, così identificando ciascuno di essi come territorio non ancora autonomo. Con questa espressione si intende un territorio "il cui popolo non ha ancora raggiunto una piena misura di autogoverno", in quanto esso è amministrato da una "potenza amministratrice".

Il 14 dicembre 1960 l'Assemblea generale delle Nazioni Unite approvò la risoluzione 1514 (XV) recante il titolo Dichiarazione per la garanzia dell'indipendenza dei Paesi e dei popoli coloniali: veniva così proclamata la necessità di porre rapidamente e incondizionatamente fine al colonialismo in tutte le sue forme e manifestazioni.

A partire da allora è stato intrapreso e percorso un cammino lento e inesorabile, sicché oggi restano 17 territori ancora privi di completa autonomia: Anguilla, Bermuda, Gibilterra, Guam, Isole Cayman, Isole Falkland, Isole Turks e Caicos, Isole Vergini Britanniche, Isole Vergini degli Stati Uniti, Montserrat, Nuova Caledonia, Pitcarin, Polinesia francese, Sahara occidentale, Samoa americane, Sant'Elena, Tokelau. Questi territori sono identificati sulla carta riportata oltre.

La progressiva riduzione del numero di territori non autonomi è anche un merito delle iniziative dell'ONU, tra cui la proclamazione di quattro decenni consecutivi e una settimana annuale dedicati a questa specifica tematica.

Carta ONU dei territori non autonomi

Immagine webp (71,55 KB)

Identificativo internazionale

International Week of Solidarity with the Peoples of Non-Self-Governing Territories

Data di istituzione

6 dicembre 1999 (Risoluzione 54/91)

Organi promotori

Assemblea generale delle Nazioni Unite

Scelta della data

Non si ravvedono motivazioni particolari per la scelta dell'ultima settimana di maggio

Prima ricorrenza

25-31 maggio 2000

Obiettivi

  • sollecitare le Potenze amministratrici a proteggere e rispettare i diritti dei popoli di questi territori alle loro risorse naturali e ai loro diritti di proprietà
  • Adottare misure efficaci per proteggere e garantire i diritti inalienabili delle popolazioni dei Territori non autonomi alle loro risorse naturali, compresa la terra. Stabilire e mantenere il controllo sullo sviluppo futuro di tali risorse e richiedere ai poteri amministrativi di adottare misure per proteggere i diritti di proprietà dei popoli in questi territori

Obiettivo dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile

Obiettivo 16 dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile Obiettivo 16: Pace, giustizia e istituzioni solide

Ricorrenze e temi dal 2011

  • 25-31 maggio 2023: 24a Settimana
  • 25-31 maggio 2022: 23a Settimana
  • 25-31 maggio 2021: 22a Settimana
  • 25-31 maggio 2020: 21a Settimana
  • 25-31 maggio 2019: 20a Settimana
  • 25-31 maggio 2018: 19a Settimana
  • 25-31 maggio 2017: 18a Settimana
  • 25-31 maggio 2016: 17a Settimana
  • 25-31 maggio 2015: 16a Settimana
  • 25-31 maggio 2014: 15a Settimana
  • 25-31 maggio 2013: 14a Settimana
  • 25-31 maggio 2012: 13a Settimana
  • 25-31 maggio 2011: 12a Settimana

Altre giornate nazionali o internazionali

  • Quarto Decennio Internazionale per l'Eradicazione del Colonialismo (2021 - 2030)
  • Terzo Decennio Internazionale per l'Eradicazione del Colonialismo (2011 - 2020)
  • Secondo Decennio Internazionale per l'Eradicazione del Colonialismo (2001 - 2010)
  • Primo Decennio Internazionale per l'Eradicazione del Colonialismo (1991 - 2000), dichiarato nel 1990 in occasione del 30° anniversario della Dichiarazione sulla concessione dell'indipendenza ai Paesi e ai popoli coloniali

Link

Pagina dedicata alla ricorrenza sul sito delle Nazioni Unite (in inglese)

Dichiarazione sulla concessione dell'indipendenza ai Paesi e ai popoli coloniali (in inglese)

Risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 6 dicembre 1999 (in inglese)

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