Distinguere tra proposizione soggettiva, oggettiva e dichiarativa

Se fai caso, i contenuti di questo articolo sono identici a quelli della proposizione soggettiva e della proposizione oggettiva: pertanto occorre distinguere!

  1. La proposizione soggettiva è retta da una proposizione con verbo impersonale (cioè priva di soggetto, ossia in forma impersonale).
  2. La proposizione oggettiva è retta da una proposizione con verbo personale (cioè dotata di soggetto).
  3. La proposizione dichiarativa è retta da una proposizione con verbo personale e con complemento oggetto.

Il resto è quasi tutto uguale! In rosso sono segnate le aggiunte o differenze sostanziali.

Per evitare errori di riconoscimento, segui anche le indicazioni contenute nel link qui sopra, nel paragrafo "Domanda".

Analisi della proposizione reggente

La proposizione reggente può essere di qualsiasi tipo: principale, coordinata, subordinata di qualsiasi grado.

E' necessario che la proposizione reggente risponda ai seguenti requisiti:

  • la forma deve essere personale, quindi il verbo della reggente deve avere necessariamente il soggetto (esplicito o sottinteso);
  • il verbo deve far parte di queste tipologie:
    • verbi di dire (dire, narrare, raccontare, tramandare, affermare, scrivere, promettere, giurare, annunciare... e sinonimi)
    • verbi di sensazione (credere, ritenere, reputare, pensare, sentire, avvertire, udire, vedere, venire a conoscere, intuire, comprendere, sapere, conoscre, ricordare, dimenticare, sperare, confidare...)
    • verbi di volontà (volere, preferire, ordinare, proibire, vietare...)
    • altri verbi transitivi
  • il verbo deve reggere un complemento oggetto (la proposizione dichiarativa, infatti, dichiara/specifica meglio il contenuto del complemento oggetto).

Domanda da porsi

La domanda da porsi perché si possa trattare di proposizione oggettiva è: quale? di che tipo?...

Attenzione: non fare l'errore di porti la domanda sbagliata. Infatti, potresti confonderti con la proposizione soggettiva, giacché scambieresti il soggetto con il complemento oggetto, o con quella oggettiva (se non riconosci correttamente il complemento oggetto presente nella reggente).

Distinguere tra complemento e proposizione

Si parla di "complemento" quando una "parte del discorso" è analizzata in rapporto con un "verbo".

Si parla di "proposizione" quando una "frase" è analizzata in rapporto con un'altra "frase" (detta "proposizione principale").

Complemento e proposizione, in ogni caso, esprimono la medesima funzione: dichiarano la qualità dell'oggetto del verbo.

  • nella proposizione dichiarativa, la dichiarazione è rappresentata da un verbo con i suoi attributi;
  • nel complemento dichiarativo (che in realtà è il complemento di specificazione), la dichiarazione è rappresentata da un nome con i suoi attributi.

Vedi gli esempi in basso per comprendere la differenza.

Forma della proposizione dichiarativa

La proposizione dichiarativa può essere espressa in due forme (vedi in fondo gli "esempi ragionati"):

  • forma esplicita (con i modi finiti del verbo: indicativo, congiuntivo, condizionale. L'imperativo non è un modo utilizzato nella prop. oggettiva)
    • che + indicativo: esprime un oggetto che realmente si è compiuto, si compie o si compirà;
    • che + congiuntivo: esprime un oggetto che è possibile/desiderabile/dubbio che si sia compiuto, si compia, si possa compiere;
    • che + condizionale: esprime un oggetto che si sarebbe potuto compiere, si potrebbe compiere in determinate condizioni (esplicite o implicite).
  • forma implicita
    • di + infinito.

Esempio ragionato: come distinguere tra proposizione soggettiva, oggettiva e dichiarativa

Esempio: Ho la certezza che tu lo hai offeso.

  1. Individuiamo la principale: Ho la certezza
    1. La principale ha un soggetto? Sì, "io", pertanto non può reggere una soggettiva.
    2. La principale ha un complemento oggetto? Sì, "la certezza", pertanto non può reggere una oggettiva.
  2. La subordinata inizia con un "che" o con un "di", a seconda che sia esplicita o implicita? È quasi certo che sia dichiarativa.
  3. La subordinata può essere trasformata in un complemento di specificazione? Se sì, abbiamo la prova definitiva che è una dichiarativa.

La prova del 9: trasformare la proposizione dichiarativa in complemento di specificazione

Esempio: Ho la certezza che tu lo hai offeso. → Ho la certezza della tua offesa.

  • Io = soggetto sottinteso
  • ho = predicato verbale
  • la certezza = complemento oggetto
  • della tua offesa = complemento di specificazione
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