Movimenti di uomini e popoli
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- Categoria principale: Percorsi
- Categoria: Rivoluzioni industriali
- Creato Mercoledì, 28 Dicembre 2011 13:32
- Ultima modifica il Lunedì, 02 Gennaio 2012 09:18
- Scritto da Giorgio Sonnante
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All'inizio della I Rivoluzione Industriale non si hanno grandi movimenti di popolazione perché la produzione è concentrata nelle campagne (agricoltura) o a domicilio (prodotti tessili). Quando la produzione comincia a concentrarsi nelle fabbriche, cioè nelle periferie delle città, si verifica una massiccia emigrazione dalle campagne verso le regioni industrializzate, soprattutto verso i bacini minerari e verso le zone con alto potenziale energetico. E' il fenomeno dell'urbanizzazione.
Con la II Rivoluzione Industriale, si ha un progressivo spostamento demografico prima dalle campagne verso le città industrializzate, poi dall'Europa verso gli altri continenti (in particolare verso l'America: USA e Argentina/Brasile). Il fenomeno dell'urbanizzazione si accompagna a quello della migrazione.
Nella III Rivoluzione Industriale, infine, si hanno due fenomeni complementari:
- le grandi migrazioni di popolazioni da Sud a Nord e da Est a Ovest (ora l'Europa attrae migranti);
- la "delocalizzazione" (cioè una "emigrazione") degli insediamenti produttivi da Nord a Sud e da Ovest a Est. Ciò è favorito dai moderni mezzi di comunicazione e dalla presenza di manodopera a basso costo. Questo comporta una riduzione dei flussi migratori da alcuni Paesi (ad esempio, dalla Cina le migrazioni sarebbero maggiori se non ci fosse la delocalizzazione).