Durante la lettura della parte del libro di testo in cui si parlava della caduta dell'Impero Romano d'Occidente, ho dato un'occhiata ai ragazzi e mi sono chiesto: "Che cosa stanno capendo?". Dai volti, non mi pareva un granché. Mi sono proiettato al momento delle interrogazioni e ho immaginato orde di ragazzi che parlavano di Impero d'Occidente e d'Oriente senza capire dove questi si trovassero, che cosa fossero, quali differenze ci fossero tra loro, e via dicendo.
Urgeva una camomilla per me e un rivitalizzante per la classe. Stop alla lettura!
Facciamo un giochino.
Prendo un foglio, lo divido in tre. Da un lato, scrivo su ciascuno questi tre dati:
Sul retro, scrivo i numero 1, 2, 3 (a caso). Piego i bigliettini e via.
Domanda: - Secondo voi, ragazzi, qual è la "busta" che contiene l'Impero Romano?
Comincia la gara tra i ragazzi. Cedo la parola al più svelto, che, con grande fortuna, indovina il numero giusto: bravo!
Domanda: - Che cosa ci sarà scritto sugli altri foglietti? Ci sarà un altro impero romano?
Ovvia risposta: - Nooooooo!
Ad un secondo alunno, viene data la possibilità di aprire la seconda busta. Ancora per caso, viene fuori il Sacro Romano Impero.
Domanda: - Il Sacro Romano Impero è un Impero Romano?
Il "No" non è corale: la classe è divisa. Procediamo con l'apertura della terza "busta". Bene: i ragazzi sono in crisi.
Domanda provocatoria: - Quanti "imperi romani" esistono?
Caos: uno, due, tre... Ciascuno abbozza una propria risposta. Dopo una lunga discussione, conveniamo su alcuni punti:
Ecco, emergeva il compito per la volta successiva:
Conclusioni
Il gioco ha avuto diverse conseguenze:
Il gioco può essere inserito in un percorso di più ampio respiro. Vedi qui sotto gli articoli collegati: troverai una proposta didattica di un curricolo di storia per la prima media.