Piramide sociale e politica dei Longobardi
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- Categoria principale: Storia
- Categoria: Medievale
- Creato Lunedì, 04 Marzo 2013 21:49
- Ultima modifica il Lunedì, 04 Marzo 2013 21:50
- Scritto da Giorgio Sonnante
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L'organizzazione sociale e politica dei Longobardi non è sempre stata uguale. Le due piramidi cercano di spiegare il cambiamento tra una prima fase (VI secolo, corrispondente all'arrivo in Italia) e una seconda (VII secolo, successiva all'Editto di Rotari).
L'organizzazione dei Longobardi prima di Rotari
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Spiegazione
La piramide sociale dei Longobardi, al loro arrivo in Italia, è molto elementare:
è composta da tre livelli (re, duca, popolo). Il popolo è a sua volta diviso in tre parti:
liberi, semiliberi e servi.
Questa struttura rimane invariata anche dopo il contatto con gli Italici,
soprattutto perché gli Italici rimangono separati dai Longobardi (vedi la mappa concettuale).
L'organizzazione dei Longobardi dopo Rotari
Spiegazione
I cambiamenti introdotti dai re, soprattutto da Rotari, portano a dei cambiamenti apparentemente insignificanti.
Eppure, la piramide cambia molto:
- il re assume poteri sempre più forti che comportano l'indebolimento dei duchi;
- la nuova carica di "gastaldo" diventa importante perché serve a controllare i duchi,
ma non è raro che il gastaldo sostituisca completamente il duca quando questo viene destituito; - il popolo rimane diviso in tre, ma in questa organizzazione vengono inclusi anche gli Italici
poiché i Longobardi cominciano a fondersi con le popolazioni locali.