• Periodo: Applicabile a ogni periodo storico

Se la guerra è un conflitto tra due parti, si possono avere almeno due diversi punti di vista per ogni guerra.

  • Il primo punto di vista è dello Stato che dichiara la guerra: in questo caso, ci possono essere tanti elementi che portano a rivendicare un territorio, un diritto, una prerogativa che porta ad attaccare un "nemico" per ristabilire una situazione di legittimità. È il punto di vista di chi dichiara la guerra. In questo caso abbiamo una guerra "offensiva".
  • La stessa guerra è però visibile da un secondo punto di vista, quello dello Stato che subisce un'aggressione. Le stesse cause dello Stato aggressore vengono ribaltate e viste al contrario: la rivendicazione del territorio è illegittima, il diritto altrui è invece un proprio diritto, la prerogativa è inesistente eccetera. La guerra diventa necessariamente "difensiva".

Ogni guerra è leggibile tra questi due estremi: entrambi i contendenti si ingegnano a cercare motivazioni coerenti che all'esterno facciano prevalere la propria tesi, così da convincere altri Stati ad allearsi. E spesso le alleanze non sono motivate dalla giustizia, ma dall'opportunità.

Per essere precisi, si definisce guerra "offensiva" quella dichiarata e portata avanti dallo Stato che attacca per primo, difensiva quella dello Stato che risponde all'aggressione. Le parole dunque non hanno una connotazione morale: una guerra offensiva può essere giusta o sbagliata a seconda dei casi. Rimane in sospeso la questione se la guerra sia davvero giusta, anche se difensiva...

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