Per seguire l'argomento puoi fare riferimento allo schema della coniugazione.

A che cosa serve il modo "indicativo"?

Se sto parlando con un mio amico e gli dico: "Guarda lì!", gli sto indicando certamente qualcosa di reale che si sta muovendo o sta compiendo qualcosa di particolare.

L'indicativo è il modo del verbo che esprime un'azione reale, certa. Pertanto, dobbiamo usare l'indicativo ogni volta che vogliamo esprimere la realtà, la certezza. Non possiamo usarlo nel caso esprima dubbio, ipotesi, opinione (a meno che introdotto da avverbi).

  • Oggi verrò a casa tua (l'azione è sicura).
  • Ieri è caduto un fulmine (azione certa).
  • Penso (davvero) che tu mi stai (davvero) castigando.
  • Penso (davvero) che tu mi stia (è una mia opinione) castigando.

Perché otto tempi?

Perché l'indicativo ha otto tempi, mentre gli altri modi ne hanno quattro o due o (come nel caso dell'imperativo) perfino uno? L'indicativo ha otto tempi perché abbiamo l'esigenza di esprimere le sottili sfumature di significato di un'azione reale. Un'azione possibile o desiderata ha minori sfumature. I tempi sono otto perché:

  1. esprimono sfumature di tempo assoluto (contemporaneità, anteriorità, posteriorità);
  2. esprimono sfumature di tempo relativo (anteriore o meno);
  3. esprimono sfumature aspettuali (durativa, puntuale...).

Le sfumature di tempo assoluto

Se costruiamo una o più frasi semplici, useremo un solo verbo o più verbi coordinati. In questo caso, potremo usare queste sfumature di tempo (rispetto al momento in cui si parla):

  • Contemporaneità (l'azione avviene nel momento in cui si parla): l'azione va espressa al presente.
  • Anteriorità (l'azione è avvenuta prima del momento in cui si parla): l'azione va espressa al passato prossimo, imperfetto, trapassato prossimo, passato remoto, trapassato remoto.
  • Posteriorità (l'azione avverrà dopo il momento in cui si parla): l'azione è espressa al futuro semplice o al futuro anteriore.

In sintesi, abbiamo un tempo per il presente, cinque tempi per il passato, due tempi per il futuro, come da schema:

Distinzione dei tempi del presente, del passato e del futuro nel modo indicativo
Tempo sempliceTempo composto
Presente (tempo del presente) Passato prossimo (tempo del passato)
Imperfetto (tempo del passato) Trapassato prossimo (tempo del passato)
Passato remoto (tempo del passato) Trapassato remoto (tempo del passato)
Futuro semplice (tempo del futuro) Futuro anteriore (tempo del futuro)

Esempi:

  • Il tuo modo di pensare è strano. (L'azione di cui ora parlo avviene in questo momento)
  • Il tuo modo di pensare era strano. (L'azione di cui ora parlo è già avvenuta)
  • Il tuo modo di pensare sarà strano. (L'azione di cui ora parlo avverrà in futuro)

Le sfumature di tempo relativo

Se usiamo frasi complesse per mettere in relazione delle azioni (da qui "relativo"), abbiamo bisogno di indicare quale azione viene prima di un'altra. In questo caso, ricorriamo a un semplice espediente: la distinzione tra tempi semplici e tempi composti, ossia tra colonna sinistra e colonna destra.

I tempi della colonna sinistra indicano un'azione precedente a quella del rispettivo tempo indicato a destra. Pertanto:

  • il passato prossimo indica un'azione precedente quella al presente;
  • il trapassato prossimo indica un'azione precedente quella all'imperfetto;
  • il trapassato remoto indica un'azione precedente quella al passato remoto;
  • il futuro anteriore indica un'azione precedente quella al futuro semplice.

Il futuro anteriore è tecnicamente un tempo del passato, ma è riferito al futuro (lo dice la parola: anteriore, cioè "che viene prima"). Con esso si esprime un'azione che precede un'altra azione non ancora avvenuta.

Schema conclusivo dei significati di ciascun tempo (semplice e composto) del modo indicativo
Tempo sempliceTempo composto
Presente (azione reale che avviene in questo momento) Passato prossimo (azione reale che precede il presente)
Imperfetto (azione reale avvenuta nel passato) Trapassato prossimo (azione reale che precede un'azione all'imperfetto)
Passato remoto (azione reale avvenuta nel passato) Trapassato remoto (azione reale che precede un'azione al passato remoto)
Futuro semplice (azione reale che avverrà in futuro) Futuro anteriore (azione reale che precede un'azione al futuro)

Esempi (tra parentesi le frasi con le sfumature di tempo assoluto):

  • Ti dico che sono caduto. (Prima sono caduto, poi te lo dico)
  • Ti dicevo che ero caduto. (Prima ero caduto, poi te lo dicevo)
  • Dopo che fosti arrivato, partimmo. (Prima arrivasti, poi partimmo)
  • Dopo che sarai arrivato, partiremo. (Prima arriverai, poi partiremo)

Perché cinque tempi per il passato? Le sfumature aspettuali

Ultimo ostacolo: un'azione reale passata viene espressa con cinque tempi. Perché?

Abbiamo parzialmente risposto dicendo che i tempi composti (il passato prossimo e i trapassati) indicano azione precedente rispetto a quelli semplici. Tuttavia, rimangono l'imperfetto e il passato remoto: c'è una differenza? Sì.

  • L'imperfetto (e quindi anche il trapassato prossimo, suo antecedente) esprime:
    • un'azione durativa, cioè un'azione che nel passato è durata per un certo tempo (spesso con conseguenze sul presente: "imperfetto" significa "non concluso");
    • un'azione ripetuta più volte, spesso.
  • Il passato remoto (e quindi il trapassato remoto, suo antecedente) esprime
    • un'azione puntuale nel tempo, cioè avvenuta una sola volta e già terminata.

Esempi

  • Quel cliente veniva spesso a comprare da noi. (veniva = azione ripetuta nel passato)
  • Venni a casa tua, ma tu non c'eri. (Venni = azione puntuale nel passato, senza effetti sul presente; c'eri = azione durativa nel passato: la tua assenza è durata molto tempo).

Conclusione

Possiamo riprodurre lo schema finale dei tempi dell'Indicativo, comprensivo di tutti i dati:

Schema conclusivo dei significati di ciascun tempo (semplice e composto) del modo indicativo
Tempo sempliceTempo composto
Presente (azione reale che avviene in questo momento) Passato prossimo (azione reale avvenuta a breve distanza di tempo)
Imperfetto (azione reale, durativa o ripetuta avvenuta nel passato) Trapassato prossimo (azione reale, durativa o ripetuta avvenuta nel passato prima di un'altra espressa all'imperfetto)
Passato remoto (azione reale, puntuale o del tutto terminata, avvenuta nel passato) Trapassato remoto (azione reale, puntuale o del tutto terminata, avvenuta nel passato prima di un'altra reale espressa al passato remoto)
Futuro semplice (azione reale che avverrà in futuro) Futuro anteriore (azione reale che avverrà in futuro prima di un'altra reale espressa al futuro)

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