• Periodo: Età antica. Al suo interno, Età imperiale

Introduzione

Che cosa lega l'Impero Romano, il Sacro Romano Impero ed il Sacro Romano Impero Germanico? Tante le possibili risposte:

  • la parola "romano";
  • la parola "impero" (sembra scontato, ma non lo è);
  • il richiamo degli imperi successivi al primo (un legame che non è solo nel nome, ma spesso nella sostanza);
  • in parte, i territori interessati.

Se si insegna la storia secondo un ordine prettamente cronologico, non è possibile notare e far notare tutto ciò agli alunni: al massimo, saranno elucubrazioni riservate alle menti sopraffine degli insegnanti.

Se però si manda all'aria l'insegnamento tradizionale della storia (con il suo ordine cronologico), anche agli studenti potranno essere riservate scoperte (spesso autonome) che possono far sviluppare competenze particolari (e molto più utili della memorizzazione di date, luoghi, personaggi, che spesso non porta alla effettiva comprensione dei processi in atto).

Propongo quindi un possibile percorso didattico fondato sullo sviluppo delle competenze più che sull'appiattimento sulle conoscenze.

Prima fase: approfondimenti lessicali

Mi sembra essenziale che i ragazzi si muovano su un terreno conosciuto, e non scivoloso. Pertanto, li si può stimolare con un giochino, esemplificato in questo articolo.

È un possibile esempio per condurre i ragazzi a masticare correttamente il significato delle parole e la contestualizzazione corretta dei fenomeni in esame.

Seconda fase: analisi

Una volta posto il problema, passiamo alla conoscenza di ogni singola parte. Si possono adottare diverse metodologie:

  • lettura del libro di testo nelle parti in cui si parla della organizzazione dell'impero:
    • Impero Romano d'Occidente: da parte di Augusto
    • Impero Romano d'Oriente: da parte di Diocleziano
    • Impero Romano d'Oriente (dopo il 476): da parte di Giustiniano
    • Impero carolingio: da parte di Carlo Magno
    • Impero germanico: da parte di Ottone I
    • (si potrebbe continuare anche fino a Federico Barbarossa o a Federico II...)
  • progressiva analisi e schematizzazione delle forme di organizzazione politica, civile, culturale, religiosa, militare, ad esempio secondo questa tabella:
Proposta di schematizzazione e di analisi delle forme organizzative di diversi imperi
Aspetto da esaminareAugusto
(Impero romano d'Occidente)
Diocleziano
(Impero romano d'Oriente)
Giustiniano
(Impero romano d'Oriente)
Carlo Magno
(Impero carolingio)
Ottone I
(Impero germanico)
Periodo
Organizzazione territoriale
Organizzazione politica
Organizzazione civile
Organizzazione militare
Organizzazione religiosa
Organizzazione culturale
Organizzazione
Organizzazione

Obiettivo dell'attività è leggere e comprendere il testo facendo attenzione a distinguere i vari aspetti di un evento o fenomeno storico.

Terza fase: confronto

La tabella è stata compilata secondo uno sguardo sincronico (in verticale: prima le voci relative ad Augusto, poi a Diocleziano, ecc.).

Il secondo passaggio consiste nella lettura e comprensione diacronica.

  1. Possiamo notare somiglianze e differenze nell'organizzazione territoriale dei diversi imperi? Per quale causa? E quale conseguenza ha tale organizzazione? E' evidente, infatti, che l'imperatore affida il controllo dei territori a uomini fidati (con titoli diversi) che a lui rispondono direttamente. Tuttavia, in tutti i casi la forza centrifuga delle autonomie fa sì che i signori locali divengano sempre più forti e svincolati dal potere imperiale, conducendo alla frammentazione. Tutti (anche Giustiniano) hanno dovuto fare i conti con questo difetto.
  2. Possiamo notare somiglianze e differenze nell'organizzazione politica dei diversi imperi? ...
  3. E via dicendo.

Quarta fase: permanenze e cambiamenti

In ultima fase, una volta notato che gli imperi hanno molte più somiglianze che differenze (cambiano i tempi e i luoghi, molto meno le categorie), è il tempo di portare gli alunni all'ultimo passaggio: ci sono elementi che, caduti gli imperi, permangono? E se non ci sono permanenze, quali sono i cambiamenti?

Qui è il caso di riflettere, per esempio, sul profondo influsso della lingua e della cultura latina ben oltre la caduta dell'Impero Romano d'Occidente (tanto che entrambi i Sacri Romani Imperi si richiamano a "Roma" nel loro nome per evidenziare il legame con il passato); un netto cambiamento si ha invece negli aspetti religiosi, giacché la diffusione prorompente del Cristianesimo crea nuovi equilibri e nuove esigenze. Non si perde per nulla l'importanza del ruolo dell'imperatore, tanto che Carlo Magno ha dovuto mettere in campo tante energie per ottenere il riconoscimento del proprio titolo da parte dell'imperatore d'Oriente, o anche per ottenere l'investitura da parte del Papa (altro cambiamento rispetto al passato).

E via dicendo.

Ecco che emergono dunque le domande di riflessione:

  • Perché è così ricercata l'investitura del Papa? E siamo sicuri che nell'Impero romano ciò non avvenisse (si veda la carica di "pontifex maximus", sempre assunta dall'imperatore)?
  • Dal punto di vista militare, l'esercito ha la stessa struttura e organizzazione del passato? E perché?
  • Dal punto di vista linguistico, la rottura dell'unità è un cambiamento positivo o negativo? Come viene superata?
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