Definizioni
Per utilizzare correttamente le parole "rivolta" e rivoluzione" bisogna partire dalle definizioni.
Rivolta
Moto collettivo, istintivo e violento, di ribellione contro l'ordine costituito.
- Sostantivo deverbativo da rivoltare, composto di "ri-" e "voltare".
Ribellione
Reazione conseguente a uno stato di esasperata soggezione o costrizione, capace di tradursi in aperta rivolta armata, in un deciso rifiuto all'obbedienza, o anche in un istintivo atteggiamento di protesta.
- Dal latino rebellio, derivato di ribellare (Devoto-Oli, Nuovo Vocabolario della Lingua Italiana).
Rivoluzione
Movimento organizzato e violento col quale si instaura un nuovo ordine sociale o politico.
In senso più ampio, ogni processo storico, anche graduale, che finisca per determinare il mutamento di un assetto sociale o politico
- Dal latino tardo revolutio, "rivolgimento, ritorno", derivato del classico revolvere (Devoto-Oli, Nuovo Vocabolario della Lingua Italiana).
Confronto tra "rivolta" e "rivoluzione" e analisi
Aspetto da considerare | Rivolta | Rivoluzione |
---|---|---|
Sostanza | Moto | Movimento |
Carattere 1 | Istintivo o spontaneo | Organizzato o spontaneo |
Carattere 2 | Violento | Violento |
Conseguenza | Nessuna (ribellione seguita da repressione) | Notevole (ribellione seguita da instaurazione di un nuovo ordine) |
Approfondimento
Per chiarire la differenza tra "rivolta" e "rivoluzione" occorre chiarire dunque anche quella tra "moto" e "movimento".
Moto
Il fatto fisico corrispondente ai concetti di spostamento, di attività, di funzionamento, e alle relative implicazioni tecniche o scientifiche.
Quanto segue a un impulso vivace e improvviso.
Tentativo rivoluzionario.
- Dal latino motus, derivato di movere, "muovere" (Devoto-Oli, Nuovo Vocabolario della Lingua Italiana).
Movimento
Spostamento riferito a funzionalità o dinamismo.
In senso politico, sociale, spirituale e artistico: comportamento collettivo spontaneo o organizzato che si fonda sulla comune adesione a certi principi o idee ed ha per scopo di affermarli modificando preesistenti realtà, costumi, atteggiamenti, credenze, organizzazioni istituzionali.
- Derivato di "muovere".