Introduzione
L'organizzazione sociale e politica dei Longobardi non è sempre stata uguale. Le due piramidi cercano di spiegare il cambiamento tra una prima fase (VI secolo, corrispondente all'arrivo in Italia) e una seconda (VII secolo, successiva all'Editto di Rotari).
L'organizzazione dei Longobardi prima di Rotari
Spiegazione
La piramide sociale dei Longobardi, al loro arrivo in Italia, è molto elementare:
- è organizzata in tre livelli (re, duca, popolo);
- il popolo è a sua volta diviso in tre gruppi: liberi, semiliberi e servi.
Questa struttura rimane invariata anche dopo il contatto con gli Italici, soprattutto perché gli Italici rimangono separati dai Longobardi (vedi la mappa concettuale).
L'organizzazione dei Longobardi dopo Rotari
Spiegazione
I cambiamenti introdotti dai re, soprattutto da Rotari, portano a dei cambiamenti apparentemente insignificanti. Eppure, la piramide cambia considerevolmente:
- il re assume poteri sempre più forti che comportano l'indebolimento dei duchi;
- la nuova carica di "gastaldo" diventa importante perché serve a controllare i duchi, ma non è raro che il gastaldo sostituisca completamente il duca quando questo viene destituito;
- il popolo rimane diviso in tre gruppi, ma in questa organizzazione vengono inclusi anche gli Italici poiché i Longobardi cominciano a fondersi con le popolazioni locali.