Definizione
Nell'ambito dello studio sulle forme costituzionali del periodo dal Quattrocento all'Ottocento, un'attenzione particolare va al concetto di "Signoria". L'attenzione è particolare per due motivi: perché riguarda direttamente l'Italia; perché il concetto può essere mal interpretato.
- Si dice "Signoria" il territorio amministrato e governato da un "signore". Costui ha assunto il potere in seguito a una guerra o a successione o in altra forma, senza che necessariamente sia avvenuta una investitura ufficiale.
- Non equivale a "monarchia". In questo caso, il monarca è investito di un potere che deriva dall'alto: l'incoronazione è avvenuta o avviene generalmente per mezzo di un religioso (un papa, un vescovo...) oppure per mandato diretto del popolo.
- Il territorio della monarchia è generalmente più esteso di quello della signoria.
- La gestione del potere, poi, è più diretta nella Signoria: il monarca può fare riferimento a figure esterne (nobili, borghesi, burocrazia...); il signore si fida di poche persone, generalmente facenti parte della famiglia o di un piccolo entourage.
Nel Tre-Quattrocento, comunque, le sorti delle monarchie e delle signorie si avvicinano. Anche i signori tentano di rafforzare il proprio potere: come la monarchia da feudale diventa nazionale, anche la signoria da comunale diventa regionale. Ecco perché alcuni utilizzano anche l'espressione "Stato regionale" per indicare le Signorie.
Per approfondire
- Su Wikipedia (link esterno): Signoria cittadina